Museo archeologico nazionale

Panoramica

Tipologia: Musei
Indirizzo: Potenza, Largo duomo 1
Responsabile: Museo Archeologico Nazionale
Animali: Non ammessi
Posizione: Montagna

Ubicato nella prestigiosa sede di Palazzo Loffredo, palazzo nobiliare del XVII secolo ceduto in comodato dal Comune di Potenza alla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Basilicata, il Museo Archeologico Nazionale della Basilicata ha una superficie espositiva di oltre duemila metri quadri ed è suddiviso in diverse sezioni che illustrano, anche con apparati didattici in italiano e inglese, l'evoluzione culturale della Basilicata antica dalla fase antecedente alla colonizzazione greca sino alla conquista da parte dei Romani. Per l'importanza e la varietà dei reperti esposti e per l'allestimento di rara suggestione, costituisce già uno dei principali poli museali dell'Italia meridionale.
Lo spaccato sulle popolazioni della Basilicata antica si apre con i ritrovamenti della prima età del Ferro, riferibili ai Chones che occupano, tra IX e VIII secolo a.C., le fertili pianure della costa ionica della Basilicata. Di particolare rilievo, sono complessi ornamenti in bronzo e in oro e spade con fodero in bronzo decorato con sottili incisioni. Nel corso del VII secolo a.C. sulla costa ionica si registra la fondazione di colonie greche di Metaponto e di Siris. Nel Museo di Potenza, per quanto riguarda Metaponto, è esposto, in particolare, un prezioso e raffinato copricapo (polos) in argento appartenuto ad una aristocratica sacerdotessa, straordinaria opera di oreficeria tarantina. Ai Peuketiantes, popolazioni indigene che occupavano le aree interne montuose della Basilicata settentrionale è dedicato il nucleo centrale del Museo.

Da Serra di Vaglio, insediamento ubicato a pochi chilometri da Potenza, provengono ricchi corredi (fine VI-metà V secolo a.C.), che fanno pensare alla sepolture di veri e propri re (basileis) dei Peuketiantes. Dalle tombe dei guerrieri provengono raffinate spade e armature. I gioielli più preziosi di Vaglio (diademi in oro e collane in oro e ambra) sono stati rinvenuti nella sepoltura di una bambina, quasi a compensarla di una vita interrotta troppo precocemente.

Le testimonianze più significative riguardanti l'occupazione della Basilicata interna, nel corso del IV secolo a.C., da parte dei Lucani si riferiscono a Rossano di Vaglio. Nel Museo è ricostruito l'ambiente del santuario antico rinvenuto in questa località. Si tratta di un vero e proprio santuario federale frequentato da tutte le genti lucane a partire dal IV secolo a.C., collocato in prossimità di una sorgente, e intitolato alla dea lucana Mefite. Lamine sbalzate e frammenti di statue in bronzo, gioielli in oro e argento che ornavano la statua della dea, statuette in terracotta costituiscono gli ex-voto più preziosi, esposti nel Museo con un allestimento particolarmente suggestivo.

Giorni e orario d'apertura: ore 9 - 20
Chiusura settimanale: lunedì mattina
Costo del biglietto: € 2,50;
Riduzioni: secondo le disposizioni vigenti nei musei statali
Come arrivare: sulla SS Basentana uscita Potenza Centro; proseguire per il centro storico.

Posizione

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